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Donare il sangue: quando non si può
Donare il sangue è un gesto di grande generosità che può salvare vite umane.
Purtroppo, non tutti possono sempre donare il proprio sangue, a causa di diverse condizioni temporanee o permanenti che possono impedire la donazione. Queste restrizioni sono fondamentali per garantire la sicurezza sia del donatore sia del ricevente: la salute del donatore deve essere ottimale per evitare complicazioni durante e dopo la donazione, mentre il sangue raccolto deve essere sicuro per il ricevente, per prevenire il rischio di trasmissione di malattie.
Quando non si può donare il sangue
Condizioni temporanee
Ci sono situazioni in cui una persona deve attendere un certo periodo di tempo prima di poter donare il sangue: per esempio, chi ha avuto un'influenza deve aspettare due settimane dopo la cessazione dei sintomi per poter donare. In caso di esami endoscopici con strumenti flessibili, c’è bisogno di un’attesa di quattro mesi, periodo necessario per escludere eventuali infezioni e, allo stesso modo, chi ha fatto tatuaggi o body piercing deve attendere quattro mesi per assicurarsi che non ci siano infezioni trasmissibili attraverso il sangue.
La convivenza con persone affette da epatite B richiede un periodo di attesa di quattro mesi, mentre chi ha avuto rapporti sessuali occasionali a rischio di trasmissione di malattie infettive deve aspettare lo stesso tempo per garantire la sicurezza del sangue donato. Anche gli interventi chirurgici influenzano i tempi di donazione: un intervento maggiore richiede quattro mesi di attesa, mentre uno minore necessita di una settimana.
Le vaccinazioni possono influire temporaneamente sulla capacità di donare: chi ha ricevuto una vaccinazione antiallergica deve aspettare 72 ore, mentre le vaccinazioni contro il tetano o l'influenza richiedono un’attesa di 48 ore.
L'assunzione di farmaci è un altro fattore che può temporaneamente impedire la donazione: gli antibiotici richiedono un’attesa di 15 giorni dal termine della terapia, così come i cortisonici, mentre gli antiinfiammatori e gli antiaggreganti necessitano di una sospensione di sette giorni, e chi assume antidepressivi deve aspettare fino alla fine della terapia.
Condizioni permanenti
Esistono poi condizioni che escludono definitivamente la possibilità di donare il sangue. Chi ha contratto un'epatite virale di tipo B o C non può donare, poiché queste infezioni possono persistere nel tempo e sono trasmissibili attraverso il sangue. L'uso abituale di sostanze stupefacenti o l'alcolismo cronico impediscono la donazione in modo permanente, mentre le persone con patologie cardiovascolari importanti non possono donare sangue, dato che queste condizioni possono compromettere la loro salute durante il processo di donazione.
Anche i diabetici in trattamento farmacologico non possono donare, poiché i farmaci possono alterare la qualità del sangue. Allo stesso tempo, le malattie psichiche significative, così come l'infezione da HIV/AIDS, HTVL I/II e la sifilide, escludono definitivamente la possibilità di donare.
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